CeroÈ questo il grido dei poveri di Israele che attendono la venuta del Salvatore, è questo il grido degli Anawîm – i poveri di Dio – che privi di ogni aiuto e conforto umano pongono tutta la loro speranza e ogni attesa  di  felicità  nella venuta del  Messia.
Questo è il bisogno profondo di ogni uomo e di ogni cristiano che trova la sua piena realizzazione nell´Amore redentore di Cristo.

Abbiamo iniziato l´Avvento, tempo di attesa ma soprattutto di conversione.
Tutti desideriamo che la venuta del Figlio di Dio sia portatrice di liberazione, di guarigione, di consolazione ma troppo spesso vogliamo imporre le nostre logiche e le nostre condizioni.
Non va bene così! La vera libertà ha un nome: Gesù.
Lui ci insegna a camminare verso la libertà del cuore, verso la vita nuova.
Incontrare Gesù significa lasciarci «ri-creare» da Lui, significa cambiare atteggiamento di vita, significa mettere in discussione le nostre certezze troppo certe e cominciare a guardare il mondo ed ogni fratello con i suoi stessi occhi e ad amare con il suo stesso cuore.
All´inizio di questo cammino la  Chiesa pone la solennità radiosa dell´Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.
Lei è il modello meraviglioso di chi accoglie la parola e la trasforma in vita.
La giovane Maria – appena quindicenne – mette da parte ogni suo progetto anche se umanamente giusto, bello e buono e abbraccia in pienezza un amore più grande ed anche molto più esigente!
«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto» (Lc 1,46).
Apriamoci alla stessa docilità,  alla stessa disponibilità perché – come diceva la mia nonna -  «Chi crede in Dio non finisce mai».
Dal cuore del vostro parroco giunga al cuore di ciascuno di voi un augurio e un abbraccio caldo caldo come il cuore di Dio!
Buon Avvento
Padre Rosario vostro