1) Secondo il Salmo, il primo passo è chiedere pietà: ecco l’importanza del Kyrie eleison, all’inizio dell’Eucaristia. Ciò è richiesto dalla relazione: non mi salvo da solo, ho bisogno che l’Altro mi si muova incontro, mi riscatti col suo amore.

2) Dio può cancellare il peccato: ciò è fondamentale. La trasgressione è un debito: se il debito non fosse condonato, ne saremmo schiacciati, finendo i nostri anni nella prigione del rimorso.

3) L’uomo, però, deve ammettere di avere questo debito, non può fingere che non esista. Non c’è misericordia senza la coscienza chiara del peccato. Perciò i tentativi di minimizzare la colpa, ostacolano la dinamica della trasformazione.

4) Dovremmo avere sempre avanti agli occhi il peccato commesso, per ricordare che siamo salvati. Tale consapevolezza crea in noi la virtù dell’umiltà, e ci predispone a perdonare gli altri.

5) Il peccato è sempre contro Dio: è un misconoscimento del suo amore, della relazione vitale con Lui. È l’opzione per l’idolo, l’esaltazione dell’ego.

6) Per superare questa fase narcisistica occorre la sincerità del cuore, la conoscenza di sé, dei propri limiti, delle tendenze peccaminose sempre vive, su cui bisogna vigilare.

7) Da qui nasce la sapienza vera, che sgorga dall’intimo, producendo la gioia profonda e autentica, capace di annunciare.

Testo

[1]Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.
[2]Quando venne da lui il profeta Natan dopo che aveva peccato con Betsabea.

[3]Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
[4]Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.

[5]Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
[6]Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.

[7]Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
[8]Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell’intimo m’insegni la sapienza.

[9]Purificami con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
[10]Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.

[11]Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.

[12]Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
[13]Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
[14]Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.

[15]Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
[16]Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
[17]Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
[18]poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
[19]Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.

[20]Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
[21]Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

fonte: Aleteia