La diocesi di Lucera-Troia si appresta ad accogliere sei clarisse, e precisamente a Biccari. Si tratta di un avvenimento di per sé storico per un territorio che non aveva un presidio di vita contemplativa, lacuna “colmata” a partire da domenica prossima. Alle 17 il vescovo Giuseppe Giuliano presiederà la celebrazione eucaristica e benedirà i locali dell’ormai ex convento di Sant’Antonio che quindi diventerà un monastero affidato in via esclusiva alle “Sorelle povere di Santa Chiara” che non hanno più potuto risiedere nella loro casa madre di Norcia (da dove non si erano mai allontanate dal 1385), seriamente danneggiata dal terremoto.
Dopo un anno trascorso in una struttura di Cercemaggiore, la sede di Biccari è stata scelta grazie a una felice confluenza di desideri ed esigenze, la prima dello stesso pastore Giuliano, che aveva manifestato l’auspicio praticamente fin dal suo insediamento, e la seconda dell’Ordine dei Frati Minori di Puglia e Molise il cui ministro provinciale è il lucerino Alessandro Mastromatteo. 
“Ci piace pensare che non sia stata una semplice coincidenza ma ci vediamo l’intervento dello Spirito Santo – ha riferito il frate a Luceraweb – che ha animato la richiesta del vescovo su cui si è innestata la necessità dello spostamento delle nostre consorelle. Per noi si tratta di un’ulteriore qualificazione del luogo e credo anche un’occasione di accrescimento spiritale del territorio, perché le clarisse potranno essere sicuramente un punto di riferimento religioso e sociale”.
Mastromatteo ha anche spiegato che le sei donne, di età compresa tra i 30 e gli 86 anni, continueranno a trascorrere le giornate tra preghiera e lavoro, ma non è escluso il contatto con la popolazione, magari anche grazie ai laboratori di artigianato di sartoria e legno in cui operavano anche in precedenza.
“Sarà difficile vederle per strada – ha aggiunto – ma posso assicurare che loro saranno sempre a disposizione di chiunque ne avesse bisogno, anche per un semplice momento di ascolto”.
Quanto ai due frati minori che finora avevano abitato il convento, faranno vita comunitaria a Castelluccio Valmaggiore, dopo il loro rispettivo incarico di amministratore parrocchiale in quest’ultimo comune e in quello di Celle San Vito.

Le ‘Sorelle povere di Santa Chiara’ non si erano mai allontanate dal convento di Norcia fin dalla fondazione nel 1385. Il terremoto ha seriamente danneggiato la struttura, provocando una sorta di diaspora delle monache poi spostate in vari luoghi d’Italia

La diocesi di Lucera-Troia ha ricevuto in comodato gratuito il convento per dieci anni e si sta occupando dei lavori di sistemazione, circostanza che conferma il ruolo da protagonista nell’operazione che prevede anche unacontinuità liturgica. Sarà infatti un sacerdote diocesano a celebrare l’eucarestia ogni giorno nella chiesa attigua al monastero, compreso e soprattutto nei festivi.
Il convento di S. Antonio a Biccari risale al 1472 ed è stato il quarto a essere fondato in Capitanata dopo quelli di Lucera, “SS. Salvatore” (1407); Troia; “S. Bernardino” (1440); S. Severo, “S. Bernardino” (1453). La chiesa custodisce le spoglie di fra Cristiano da San Donato e fra Giovanni da Ischitella, morti in odore di santità e peraltro i primi due novizi dello stesso convento. Fino all’anno scorso è stata sede del Centro Vocazionale della Provincia di Puglia e Molise.

fonte: Luceraweb