Santa Olimpia, diaconessa

Liturgia della Parola

Is 61,1-2a.10-11; Sal Lc 1,46-50.53-54; 1Tes 5,16-24; Gv 1,6-8.19-28

La Parola del Signore

è ascoltata

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

è meditata

Venne un uomo mandato da Dio”. Dio, Padre Buono, ha cura del suo popolo e suscita, nel corso della storia, profeti che illuminino il cammino degli uomini, inclini a smarrire facilmente la strada. Giovanni è l’ultimo dei profeti, anche se lui non si ritiene tale. Il suo rigore morale, le sue forti parole, il movimento che si crea attorno a lui, incuriosiscono le autorità religiose che vogliono saperne di più: “Tu chi sei?” Giovanni si limita a definirsi solo voce, perché sa che solo Dio è la parola. Egli ammonisce con le parole di Isaia: “Rendete diritta la via del Signore” e ne annuncia la venuta e la presenza: “in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”, a cui “non sono degno di sciogliere il laccio del sandalo”. Nella sua umiltà, Giovanni è un riflesso della luce di Dio. Riconoscere Gesù, Gesù del Vangelo è un dono speciale. Giovanni lo ha riconosciuto. Io che ne penso di Dio, di Gesù, del Vangelo? Mi sono chiesto se il mio Dio è quello che Gesù mi ha rivelato, oppure ho un Dio tutto mio. Ho cercato con umiltà di mettere da parte il mio Dio e credere nel Dio che Gesù mi ha rivelato?

è pregata

Signore, forse anch’io sono tra quelli che non ti conoscono, che non riescono a scoprire il tuo vero volto di padre e liberatore che fascia le piaghe dei cuori feriti, che va in cerca di ogni uomo per riportarlo sulla via del bene. Nel mio cuore ci sono molte ombre e tanto bisogno di luce! Dire: “sono voce”, equivale a dire: “sono persona, che cerca, anzitutto, la propria identità, che nel deserto dei rumori aspetta di sapere chi veramente sia”; e solo Dio ha la risposta. Fa’, o Signore, ch’io ti conosca per quello che sei: Luce, Pace, Vita, Amore, Padre! Amen.

mi impegna

Cercherò di sconfiggere i miei egoismi e di fare spazio al Signore che viene, per accoglierlo nella mia vita. Certo non possiamo sradicare, di colpo, tutto il male che ci portiamo dentro, ma almeno riconosciamolo! Ci penserà Lui a bruciare tutto col suo amore.