San Graziano di Tours, vescovo

Liturgia della Parola

Ger 23,5-8; Sal 71; Mt 1,18-24

La Parola di Dio

…è ascoltata

Ecco come fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa

…è meditata

Di Giuseppe non si parla molto nel Vangelo e di lui sappiamo davvero poco, ma quanto basta a delineare la figura di un grande uomo che ha una sua importanza nella storia della salvezza. Giuseppe è sicuramente un modello di fede fatto di silenzio, ascolto, preghiera. Non sarà stato semplice da parte sua accettare la versione di Maria sul suo concepimento; la notizia lo ha sicuramente sconvolto! In questo dramma, in questo buio che sperimenta durante la sua notte interiore … Dio gli si manifesta nel Sogno.
In questo momento di sconforto e delusione si ode il “non temere”, lo stesso che l’angelo aveva detto a Maria. È segno di una promessa che fa Dio, garanzia della sua presenza insieme a noi in ogni situazione. Ecco che nel buio della notte il sogno di Giuseppe muta il suo carattere, da incubo che precedeva il ripudio di Maria, si trasforma in adesione ad un progetto che è ben più grande di quello prospettato con lei. Giuseppe ha il coraggio di sognare insieme a Dio! Giuseppe si desta, non perde tempo e si rialza dalla sua notte: ha una nuova responsabilità affidatagli da Dio e la accoglie con gioia.
Nella nostra vita dovremmo imparare a somigliare un po’ più a Giuseppe, con una fede silenziosa ma vigorosa nella preghiera e nell’ascolto, con un cuore docile e pronto ad accogliere i progetti del Padre, anche quando questi si scontrano apparentemente con i nostri. Non c’è per Dio nessuna notte che Egli non possa raggiungere con il suo Sogno. Impariamo da Giuseppe a sognare secondo Dio e con Dio, per un sogno che è parte di un disegno bellissimo di cui noi vediamo solo qualche frammento di schizzo, ma che comprenderemo e ammireremo nella sua interezza e maestosità quando il Padre vorrà rivelarcelo.

…è pregata

O Gesù,
voglio imparare a sognare con te,
a non temere durante le “notti” della mia vita,
perché so che Tu,
proprio nel mio peggior momento,
ti riveli con la tua presenza
salvifica e ridoni luce al mio buio interiore.
Donami di essere discepolo di Giuseppe,
per essere umile ed accogliere
il tuo sogno su di me.
Amen.

…mi impegna

Cosa mi sta chiedendo il Signore in questo momento?
I miei progetti, sono anche i suoi? Mi impegno a leggere nella mia vita quanto il Signore mi sta chiedendo cercando, come Giuseppe, di seguire la sua volontà anche quando questa sembra essere diversa dalla mia.