Santa Lucia, vergine e martire

Liturgia della Parola

Is 40,25-31; Sal 102; Mt 11,28-30

La Parola del Signore

…è ascoltata

In quel tempo, rispondendo Gesù disse: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

…è meditata

Come sempre, Gesù capovolge il significato delle parole. Chi è affaticato e oppresso certo non vuole altro giogo da portare sulle proprie spalle, ma vuole liberarsi di quelli che già ha! Eppure, Gesù ci mostra che la legge della vita non è non avere gioghi, ma avere quello giusto. Non si tratta di caricarsi di qualcosa di più: non è mettersi sulle spalle il peso delle norme cristiane, ma di attaccarsi a Cristo: “Venite a me”, dice. La fatica del vivere, delle circostanze che non vanno, di ciò che opprime e di fronte a cui può anche non esserci umanamente speranza, viene risolta (non eliminata, ma risolta!) se tutto ciò è vissuto dentro l’abbraccio di Cristo che desidera ristorarci, cioè donarci la sua stessa libertà. La vita si compie solo appartenendo a qualcosa che dà pienezza, altrimenti non è altro che affannarsi a trovare una soluzione al proprio esistere; se è vissuta in questo secondo modo, tutto diventa drammaticamente possibile nelle nostre mani, e possiamo perfino arrivare a considerare la morte come migliore della vita. Se invece la mia vita è appartenerTi, o Cristo, io sarò affaticato e oppresso ma non sarò solo; imparerò l’umiltà del cuore, cioè la capacità di affidarmi e di dipendere da Te che sei l’unico che può ristorarmi, e potrò essere così libero non dalle circostanze, ma nelle circostanze, come un bimbo svezzato in braccio a sua madre (Sal 131,2). Nemmeno la persecuzione sarà oppressione, perché io Ti appartengo: se non fossi Tuo, Cristo mio, mi sentirei creatura finita (S. Gregorio di Nazianzo).

…è pregata

Nulla ti turbi, nulla ti spaventi:
chi ha Dio, nulla gli manca.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi:
solo Dio basta. Amen.
S. Teresa d’Avila

…mi impegna

Vado a messa, offrendo, come S. Lucia, le mie sofferenze e i miei sacrifici a Cristo.