San Domenico di Silos, abate benedettino

Liturgia della Parola

Is 7,10-14; Sal 23; Lc 1,26-38

La Parola di Dio

…è ascoltata

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

…è meditata

È una pagina di Vangelo che si ripropone nuovamente in questo periodo di Avvento, a sottolineare il mistero che racchiude e che stiamo per celebrare. In queste poche righe sono scritte le sorti dell’umanità, la storia si veste di divino e diventa storia di salvezza.
Un dialogo quello tra Maria e l’angelo che sa’ di sintonia, di comprensione reciproca, di tenerezza. Lei appena adolescente, l’angelo Gabriele, il più grande tra gli angeli di Dio che porta le rivelazioni più grandi nella storia. Ad unirli c’è il legame con il Padre, che fa di Maria la prescelta fin dal suo concepimento. A lei è dato questo annuncio che rivoluziona la sua vita, ne fa una splendida esistenza a servizio dell’umanità. Maria, nella sua piccolezza, semplicità e umiltà, non teme di affidarsi e fidarsi e pronuncia il suo Sì, forse nella più totale confusione per la notizia che la sconvolge, ma forte di una fede salda e matura pronta a cogliere in pienezza il messaggio di Dio. Maria ascolta l’angelo con un cuore accogliente, aperto alla volontà di Dio e disposto ad accogliere la bella notizia! È stata proprio questa fiducia che l’ha resa beata tra gli uomini, Madre di tutta l’umanità perché ha creduto nella parola del Padre.
Appare evidente il confronto con il brano ascoltato ieri, che ci mette davanti ad un messaggio che viene accolto diversamente da Maria e da Zaccaria. Mentre la fanciulla di Nazareth non dubita della Parola del Signore anche se ne è sconvolta, Zaccaria, il sacerdote del tempio, uomo avanti negli anni e giusto davanti a Dio, dubita della promessa del Padre.
Maria risponde con un Sì ed un “Eccomi!” che la riempie di Spirito e di gioia! Zaccaria rimane muto, non può parlare perché non si è fidato totalmente dei progetti del Signore. La fede di Maria deve essere modello da seguire, e lei, donna da imitare nella nostra quotidianità per la sua umiltà e la sua adesione totale al progetto di Dio.
In questo anno della Fede, prendiamo Maria come modello di fiducia verso Dio e riconfermiamo questo dono stupendo che ci è stato fatto. Cogliamo l’occasione dell’anno ad essa dedicato per “riscoprire il gusto di nutrirci della parola di Dio” e di comunicare la gioia di credere per essere, come Maria, custodi di una Fede che trasforma la vita.

…è pregata

“Eccomi, sono il servo del Signore”.
Fa’ o Signore,
che possa avvenire nella mia storia quanto e come vuoi
Tu, perché solo in Te posso trovare la pienezza di vita
e farmi tuo servo fedele.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

…mi impegna

Nella mia quotidianità, sono tanti i “Sì” e gli “Eccomi” che sono invitato a pronunciare. Il Signore mi invita ad essere suo servo, perché possa avvenire di me secondo la sua volontà. Consapevole che la grandezza della mia vita e la mia santità è fatta da questi piccoli Sì, cercherò di pronunciarli con fiducia sull’esempio di Maria.