San Giovanni, apostolo ed evangelista

Liturgia della Parola

1Gv 1,1-4; Sal 96; Gv 20,2-8

La Parola del Signore

…è ascoltata

Nel giorno di sabato, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

…è meditata

Oggi festeggiamo «l’altro discepolo» che con Simon Pietro è corso verso il sepolcro vuoto e ci ha riferito i fatti riguardanti la natura e la vita di Gesú nostro Signore e nostro Dio.
«Il discepolo che Egli amava» (Gv 19,26), l’evangelista autore del prologo proclamato nel giorno di Natale, ci ha fatto sapere che Dio si è fatto carne per condividere con noi anche il sepolcro, ma senza restarne imprigionato, visto che la Vita vince la morte. San Giovanni, come testimone oculare di fatti storici e di fatti soprannaturali, ci tiene a dirci che fà parte del gruppo di discepoli e apostoli, che ha veduto, contemplato e toccato con mano Gesù-Verbo della vita e manifestazione dell’amore del Padre (Cfr 1Gv 1,1-2). Il Vangelo di oggi si conclude con un «vide e credette», non con un «si illuse e credette» o con «gli parve e credette». La nostra fede poggia su fatti e su testimoni credibili che «non sono andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma sono stati testimoni oculari della… grandezza» di Cristo Gesú (Cfr 2Pt 1,16).

…è pregata

O Vita che ci hai introdotto nella vita eterna, o Gesú,
che entri nei nostri sepolcri per farci risorgere
e ci inviti a non temere la morte,
fammi grazia di saperti vedere all’opera nella mia storia
e nella grande Storia,
perché I FATTI contínuino ad essere Tuoi testimoni.
Amen

…mi impegna

Oggi cercherò di vincere il male con il bene: saluterò per primo chi fa finta di non vedermi, senza preoccuparmi se mi risponderà o no; oppure non parteciperò ai pettegolezzi fra colleghi di lavoro. Io voglio essere vita e non sepolcro.