San Pier Damiani, vescovo e dottore della Chiesa

Liturgia della Parola

Giona 3,1-10; Sal 50; Lc 11,29-32

La Parola del Signore

…è ascoltata

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona.

…è meditata

La smania di vedere “segni” e prodigi non sembra legata a nessun’epoca né cultura. Era così ai tempi di Gesù ed è così oggi. Si va a caccia di notizie sensazionali, senza preoccuparsi di “leggere” i “segni”. Ed ecco il richiamo forte di Gesù: c’è chi affronta i disagi di una sofferta ricerca, interrogandosi e interrogando. Persone assetate di verità che cercano la luce. Forse nostri vicini di casa che attendono da noi una testimonianza limpida di vita che convalidi quanto diciamo di credere e convinca. Forse giovani che disturbano il nostro “quieto vivere” con le loro trasgressioni. Forse proprio chi si proclama ateo convinto… Persone che nascondono in sé un’insospettata disponibilità ad accogliere la Parola che salva. E noi  che ci siamo trovati tra le mani, fin da bambini, il dono incalcolabile del Battesimo e forse, proprio per questo, non lo apprezziamo abbastanza. È un dato scontato, come un dato scontato è l’aria che respiriamo. Viviamo di esso, ma non sempre possiamo dire che “lo” viviamo, che lo assumiamo consapevolmente cercando di assumerne tutte le esigenze.
Diciamo che Gesù è in mezzo a noi, percorre le nostre strade, condivide la nostra storia, ma quanto tutto ciò incide sulla nostra vita? Le nostre parole, le nostre scelte, le nostre opere lo rivelano? È qui che ci raggiunge il richiamo di Gesù.

…è pregata

Non cercavo più i segni miracolosi o mitici
della presenza di Dio.
Non volevo più ragionare su di Lui, volevo conoscerlo.
Cercavo il Dio di tutti i sette giorni
della settimana, non il Dio della domenica.
Non è stato difficile trovarlo, no!
Non è stato difficile perché Lui era già là ad attendermi.
E l’ho trovato. Sento la sua Presenza.
La sento nella storia.
La sento nel silenzio.
La godo nella speranza.
L’afferro nell’amore.
Mi è così vicina. Mi conforta. Mi rimprovera.
È il cuscino della mia intimità. Il mio tutto. Carlo Carretto

…mi impegna

Saper trovare Gesù in ogni sua opera, in ogni sua creatura.