Il pensiero di Papa Francesco

Vergine Santa e Immacolata,
a Te, che sei l’onore del nostro popolo
ci rivolgiamo con confidenza e amore.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Il peccato non è in Te.

Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità:
nella nostra parola rifulga lo splendore della verità,
nelle nostre opere risuoni il canto della carità,
nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità,
nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!

In ascolto di Don Tonino Bello

«È vero. Il Vangelo non ci dice nulla del volto di Maria. Come, del resto, non ci dice nulla del volto di Gesù. (…) Maria, comunque, doveva essere bellissima. Non parlo solo della sua anima. (…) Parlo, anche del suo corpo di donna. (…)
La teologia non va oltre, non si sbilancia. Tace sulla bellezza umana di Maria. Forse per pudore. Forse perché paga di aver speso tutto speculando sul fascino soprannaturale di lei. (…)
Eppure, non dovrebbe essere difficile trovare nel Vangelo la spia rivelatrice della bellezza corporea di Maria. C’è una parola greca molto importante. (…) Questa parola risuona nel saluto dell’angelo: “Kecharitomène”. Viene tradotta con l’espressione “piena di grazia”. Ma non potrebbe trovare il suo equivalente in “graziosissima”, con allusioni evidenti anche all’incantevole splendore del volto umano di lei? (…)
Santa Maria, donna bellissima, splendida come un plenilunio di primavera, riconciliaci con la bellezza. Tu lo sai che dura poco nelle nostre mani rapaci. (…) Aiutaci, ti preghiamo, a superare le ambiguità della carne. Liberaci dal nostro spirito rozzo. Donaci un cuore puro come il tuo. (…)
Santa Maria, donna bellissima, facci comprendere che sarà la bellezza a salvare il mondo. Non lo preserveranno dalla catastrofe planetaria né la forza del diritto, né la sapienza dei dotti, né la sagacia delle diplomazie. (…) Ma sapere che tu sei bellissima nel corpo, oltre che nell’anima, è per tutti motivo di incredibile speranza. E ci fa intuire che ogni bellezza della terra è appena un ruvido seme destinato a fiorire nelle serre di lassù
».