Santa Virginia Centurione Bracelli, vedova

Liturgia della Parola

Sir 48,1-4.9-11; Sal 79; Mt 17,10-13

La Parola del Signore

…è ascoltata

Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

…è meditata

Il Signore manda nella storia i profeti affinché come segni umani concreti preparino la strada nel cuore e nell’intelligenza degli uomini alla Sua venuta. Elia, e così anche Giovanni il Battista, avevano il compito di “preparare le vie del Signore”, indicare con forza la necessità di essere pronti e vigili, attenti a tutti i segni che la realtà offre. Oggi come allora la profezia ci raggiunge: questo tempo d’Avvento è infatti un’occasione per ognuno di noi, è la voce di Giovanni nel deserto, è la parola infuocata di Elia, attraverso il richiamo accorato della Chiesa, che non smette mai di esserci madre, a convertire i nostri cuori preparandoli ad accogliere Colui che può compierli. Il rischio di non riconoscere questa profezia, trattando la Chiesa con diffidenza e distacco, è dietro l’angolo della nostra autosufficienza e superficialità, e può essere vinto solo dalla semplicità di cuore nel guardare a quei santi che il Signore inevitabilmente suscita accanto a noi, che nella loro vita anticipano come segno quello che noi siamo chiamati a diventare.

…è pregata

Dacci, Signore,
un cuore semplice e puro,
affinché “guardando ogni giorno il volto dei santi,
troviamo riposo nei loro discorsi”.
Amen. (Didaché)

…mi impegna

Facciamoci compagnia reciproca nel vivere intensamente questo periodo d’Avvento, aiutandoci a riconoscere i segni profetici che il Signore suscita in mezzo a noi.