San Tommaso Becket, vescovo e martire

Liturgia della Parola

1Gv 2,3-11; Sal 95; Lc 2,22-35.

La Parola del Signore

…è ascoltata

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

…è meditata

In questo brano evangelico si incontrano due realtà: il vecchio Simeone da una parte e due giovani sposi, Maria e Giuseppe, che presentano al tempio Gesù per adempiere la legge di Mosè sul riscatto dei primogeniti.
Simeone, pur avanti negli anni, è pieno di Spirito Santo.
Mosso da questo Spirito, riconosce in Gesù, un bimbo di appena quaranta giorni, la salvezza che si rivela come luce che illumina tutti i popoli della terra.
Lo Spirito Santo aiuta Simeone a cogliere il destino di quel bimbo speciale che diventerà segno di contraddizione, pietra di inciampo. Un destino di sofferenza appartiene anche alla madre il cui cuore dovrà essere trapassato da una spada.
Gli occhi della fede ci devono portare a riconoscere in Gesù, pur nella povertà della condizione umana, il Salvatore degli uomini.

…è pregata

Il tuo Spirito mi guidi, o Gesù,
a saperti riconoscere anche nei segni poveri
in cui continui a manifestarti:
la Parola, l’Eucaristia e il fratello.
Amen.

…mi impegna

Gesù è stato presentato da Simeone come segno di contraddizione. Se voglio essere suo seguace, non devo esitare di andare controcorrente.