Liturgia della Parola

Is 4,2-6; Sal 121; Mt 8,5-11

La Parola del Signore

…è ascoltata

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

…è meditata

Di quanti avventi abbiamo bisogno per convertirci, finalmente? Quanti Natali ancora dobbiamo celebrare perché veramente Cristo nasca in noi? Tanti, lo sappiamo bene. Perché il nostro desiderio e la nostra volontà sono forti ma forti sono anche le obiezioni, le distrazioni, le lentezze del nostro cuore. Tanti, perché ciò che sono quest’anno poco assomiglia a ciò che ero lo scorso anno e dieci anni fa… L’anno liturgico è come una spirale che torna sullo stesso punto ma ad un livello più profondo e se ho il coraggio della fede e dello stupore, se ho il coraggio, ancora e ancora, di mettermi in gioco, allora posso davvero vivere una vita ogni volta rinnovata, ogni volta guarita nel profondo. Anche noi, come il centurione di oggi, ci avviciniamo al Signore ben consapevoli della nostra fragilità: il servo di Dio che è in noi, la parte che ha scoperto e amato il Signore langue. Allora la parte forte e combattiva si rivolge al Maestro, chiede una guarigione, ma senza disturbarsi. Sì, Signore, dì solo una parola e la nostra vita potrà rinascere e potremo ripercorrere con verità il cammino di avvento per farti ancora nascere in noi! [Paolo Curtaz]

…è pregata

La casa della mia anima è troppo angusta perché tu possa entrarvi: dilatala tu.
È una rovina: riparala Tu.
Contiene cose che non ti possono essere gradite: lo so, non lo nego, ma chi può purificarla?
E a chi se non a te griderò: purificami, Signore, dalle mie colpe nascoste, e risparmia al tuo servo le colpe altrui.
Credo, ed è per questo che parlo, Signore, Tu lo sai.
Amen
[Sant’Agostino d’Ippona]

…mi impegna

Cercherò di pregare di più, per diventare più umile ed amare la giustizia, senza giudicare il mio prossimo secondo le apparenze.