Liturgia della Parola

1Gv 4,11-18; Sal 71; Mc 6,45-52

La Parola del Signore

…è ascoltata

Dopo che i cinquemila uomini furono saziati, Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.

…è meditata

Gesù è rimasto profondamente deluso dai suoi discepoli: davanti alla folla affamata, l’unica proposta che hanno fatto è stata quella di rimandarli a casa… Sono appena tornati dalla loro prima missione, con il cuore e gli occhi colmi di prodigi. Ma non hanno imparato la cosa essenziale: la misericordia. Gesù li costringe ad imbarcarsi per attraversare il lago verso la costa abitata dai pagani: forse lì capiranno cosa significa annunciare il Regno. Si scatena la tempesta e il Signore resta tutta la notte, solo, a pregare e riflettere. Pensa alle sue scelte, a quella scelta, a quei Dodici. Forse si è sbagliato, forse non sono le persone giuste, forse dovrebbe ricominciare da capo con altri. Non lo farà, andrà fino in fondo portandoli con sé a Nord, in pieno territorio pagano. Anche noi, spesso, scordiamo l’essenziale: pur essendo discepoli di lungo corso, perdiamo per strada la compassione e la tenerezza. Quando ciò accade restiamo soli sulla barca della Chiesa che, senza compassione, imbarca acqua e rischia di affondare. Ma il Maestro non ci abbandona, ci raggiunge e insiste affinché, finalmente, impariamo da lui ad amare. [Paolo Curtaz]

…è pregata

Signore Gesù, aiutami a lasciarmi avvolgere dalla luce della tua Parola sulla strada della mia avventura di vita per essere oggi, e non “domani”, testimone del tuo oggi. Amen.

…mi impegna

Oggi porterò a compimento con impegno tutto quello che vorrei rimandare a domani.