Liturgia della Parola

Dt 26,16-19; Sal 118; Mt 5,43-48

La Parola del Signore

…è ascoltata

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

…è meditata

Gesù non è un anarchico, non si diverte a mettere in discussione le tradizioni degli antichi: vuole riportarle alla loro origine. Le Leggi attribuite a Dio, molto spesso, sono frutto di una riflessione (dignitosa) solo culturale, solo sociale. Quante volte sono state vendute come sacre delle abitudini consolidate e umanissime! Gesù vola alto, esce dalla palude del legalismo, va al cuore del problema. Se amiamo solo chi ci ama, e salutiamo chi ci saluta, e apprezziamo chi ci stima, cosa facciamo di straordinario? Cosa ci distingue da tutti gli altri? Quante volte il cristianesimo si riduce, di fatto, ad un salutare e condiviso buon senso! Non è così: il Vangelo rompe gli schemi, osa, azzarda. Gesù riesce a chiedere ai suoi amore per i nemici per imitare l’atteggiamento di Dio che fa piovere anche sui malvagi… Perciò dobbiamo puntare in alto, non rimpicciolire il sogno di Dio alla nostra mediocrità ma diventare come il Padre che sa amare di un amore spettacolare e perfetto. Osiamo, allora, perdonando chi non sa che farsene del nostro perdono, amando chi non ne è degno, sperando contro ogni speranza. Per essere figli di tale Padre.

…è pregata

O Dio, Padre di eterna misericordia, fa’ che si convertano a te i nostri cuori, perché nella ricerca dell’unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna siamo sempre consacrati alla tua lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

…mi impegna

Oggi cancello dal mio vocabolario la parola nemico.