«Io sono la via, la verità e la vita».
Gv 14,6

Come vivere questa Parola?

Il vangelo di oggi ci fa rivivere il discorso di congedo che Gesù tiene nell’ultima cena, consolando suoi discepoli: qualunque cosa accada, Egli è assistito da Dio che non lo lascia solo, ed esorta i suoi commensali a rallegrarsi dicendo che nella casa del Padre suo vi sono molte dimore (cf Gv 14,2). Gesù intende dire che Dio abita nei diversi cuori degli uomini, di coloro che vorranno sentirsi figli e faranno la Sua volontà, come afferma Gv 14, 23: “Se uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”.
Gesù è la via che ci conduce al Padre, la verità che ci illumina, la vita che ci dà vigore: chi è con Gesù è immerso in Dio. Come il Padre è legato indissolubilmente al Figlio e allo Spirito Santo, così anche il cristiano è unito strettamente alla Trinità santa, che vive in noi. Ogni uomo dunque può diventare un luogo, un santuario, dove Dio può manifestarsi
Gesù usa la formula di rivelazione “Io sono” che rimanda alla teofania del Sinai: “Io sono” (Es. 3,14) per indicare la sua partecipazione alla vita divina, che si riversa in ogni uomo che segue Dio con cuore sincero e puro.

O Gesù aiutami ad essere accanto a te, che sei la via, la verità e la vita.

La voce di un grande Padre della Chiesa

Tu, Gesù, sei la via, la verità, la vita, il premio.
Accogli i tuoi, sei la via.
Confermali, sei la verità.
Vivificali, sei la vita.
S. Ambrogio, La verginità 16,99.

Alla Madonna dei Miracoli di Casalbordino

Ricordati, o piissima Vergine Maria,
che non si è inteso mai al mondo
che qualcuno sia ricorso al tuo patrocinio,
abbia implorato il tuo aiuto,
chiesto la tua protezione
e sia stato abbandonato.
Animato/a da tale confidenza, a te ricorro,
o Madre, Vergine delle vergini,
a te vengo e, peccatore contrito,
innanzi a te mi prostro.
Non volere, o Madre del Verbo,
respingere le mie preghiere,
ma ascoltale propizia ed esaudiscimi.
Amen.