Come Gesù fu il vero adoratore del Padre, così facciano della preghiera e della contemplazione l’anima del proprio essere e del proprio operare. Partecipino alla vita sacramentale della Chiesa, soprattutto all’Eucarestia, e si associno alla preghiera liturgica in una delle forme della Chiesa stessa proposte, rivivendo così i misteri della vita di Cristo” (Il Nostro Volto, art.6d)

Domenica 22 Ottobre 2016 mi sono messa in viaggio verso Nocera Inferiore per partecipare alla Scuola di Formazione regionale. Quando sono arrivata al Convento Sant’Antonio, il luogo pensato per la giornata, alla vista di tutti quei gifrini e terziari presenti mi sono spaventata, ma grazie al caloroso saluto di tutti, amici e non, mi sono sentita subito a casa. Dopo la liturgia di accoglienza in Chiesa, sono stati nominati i vari settori di formazione e così ci siamo divisi in gruppi. Io ho scelto il settore Liturgia, non perché sono la delegata della mia fraternità locale, non perché mi è stato imposto, ma per Grazia. È stata una vera Grazia “capitare” nel settore della preghiera, del servizio, del nostro rapporto con Dio, perché è stata la risposta a tante situazioni e tanti problemi che spesso nella vita ognuno è chiamato ad affrontare. I delegati Liturgia regionali ci hanno accolti in una stanza e dopo le varie sistemazioni, ci siamo messi in ascolto. Prima ancora di comprendere il dono ricevuto nell’essere lì, in quel momento, pensai di stare nel posto sbagliato. Ognuno di noi, molto spesso, si sente nel posto sbagliato, ma Dio pensa a tutto, comprende i nostri desideri (infatti è lui a sussurrarceli) e ci pone nel luogo e nel tempo disegnato su misura per noi. Abbiamo iniziato l’incontro con il ricordare l’importanza della preghiera e dei sacramenti per noi cristiani che siamo pietre vive di un unico corpo che è la Chiesa, ma anche come gifrini chiamati ad un cammino vocazionale di discernimento, di crescita umana e spirituale radicata nell’Amore. Ha seguito la presentazione della Liturgia delle Ore: ne abbiamo visto la sua struttura, la funzione, le modalità per pregarla sia in gruppo sia da soli e ne abbiamo subito sperimentato la bellezza, pregando tutti insieme l’Angelus e l’Ora Media. Non è mancata la condivisione, momento indispensabile e aspettato da ognuno di noi, che ci ha permesso di poter dialogare in spiritò di Verità, su problematiche inerenti al settore e abbiamo potuto condividere la bellezza e la necessità di alcuni appuntamenti di preghiera che come fraternità siamo chiamati a vivere, ma che ha dato anche spazio alle curiosità sui vari momenti liturgici, come la Messa o l’adorazione Eucaristica. Dopo l’incontro dei vari settori c’è stato il pranzo a sacco e ogni partecipante ha potuto condividere le attività della mattinata trascorsa, con i propri amici. Questo momento credo sia stato molto importante perché mi ha fatto riflettere sul fatto che ogni settore non è indipendente dall’altro, bensì ognuno dialoga con l’altro, e questa è una lezione utile in ogni fraternità: la divisione in compiti funziona quando c’è dialogo, quando ognuno costruisce qualcosa in continuità e insieme all’altro. Non poteva mancare, in una giornata come questa, la celebrazione Eucaristica: il momento più importante della vita cristiana. Ognuno di noi ha potuto consegnare ed affidare a Dio la formazione ricevuta, per poterne fare tesoro e per poter tornare a casa e in fraternità con nuova forza, capaci di essere Testimoni e Strumenti della Missione di Cristo, coraggiosi di metterci in gioco e di compiere quelle scelte audaci che lo Spirito, con la preghiera, ci suggerisce!

Buon anno fraterno a tutti,

Anna Evangelista