San Damaso, papa

Liturgia della Parola

Is 35,1-10; Sal 84; Lc 5,17-26

La Parola del Signore

…è ascoltata

Un giorno Gesù sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronunzia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Àlzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico – esclamò rivolto al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

…è meditata

Gesù compie cose prodigiose; guarisce un paralitico e riesce a toccare i cuori di quelli che lo circondano. Tocca il cuore dell’uomo sul lettino, perdonandogli i peccati; tocca i cuori di quelli che sono attorno a lui facendo emergere il loro scandalo e la loro mancanza di fede; tocca i cuori di quelli che portano il paralitico perché è grazie alla loro fede che Egli compie il miracolo. Forse, al giorno d’oggi, sono altre le paralisi di cui possiamo essere vittime, ma sempre la stessa è la condizione affinché il Signore operi in noi: la fede. Senza la fede in lui nulla può essere guarito; senza la fede di coloro che ci circondano, noi non possiamo essere raggiunti. Senza la nostra fede, il Signore non può raggiungere quelli che di fede ne hanno poca e sono in difficoltà! Quale grande responsabilità abbiamo! Noi siamo membra gli uni degli altri, e il nostro legame con in nostri fratelli diventa lo strumento attraverso cui Egli opera in noi e in quelli che ci sono vicini. Gesù è Signore di tutto, ma senza la nostra disponibilità Egli si ferma, in attesa della nostra fede.

…è pregata

Credo, Signore! Aiuta la mia incredulità! Amen.
Mc 9,24

…mi impegna

Offro al Signore le mie fatiche quotidiane,
o quello che porto nel cuore,
per la salvezza di qualcuno che mi è vicino.