Santa Francesca Saverio Cabrini, religiosa e fondatrice

Liturgia della Parola

1Sam 1,24-28; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 1,46-55

La Parola di Dio

…è ascoltata

In quel tempo, Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

…è meditata

Maria è felice! Come meglio descrivere questo canto del Magnificat! È un incessante inno di ringraziamento traboccante di gioia che si innalza come incenso al Padre per quanto ha realizzato nella vita di Maria e nella storia di tutta l’umanità. Esplode di gioia il cuore di Maria, è piena di Spirito Santo ed ora porta in grembo Dio stesso! Sa di essere beata perché credendo ha accolto la volontà del Padre e tutte le generazioni le riconosceranno questa grazia.
Dio “ha guardato l’umiltà della sua serva”: il cuore puro, la mente orante, la quotidianità vissuta secondo Dio, l’amore che si fa dono per ogni uomo che si incontra, sono grazie che vive chi è umile secondo Dio.
Una creatura umana, che è nulla in confronto a Dio, diventa tabernacolo vivente per il Signore che sceglie di donarsi all’uomo vestendosi di umanità e venendo ad abitare in mezzo a noi! Maria sa di essere infinitamente piccola in confronto a quanto sta maturando dentro di lei, ma loda il Signore per questo e si ode ancora l’eco di quel canto che continua ad innalzarsi a Dio nostro Padre.
Il Signore, l’Eterno e l’Onnipotente, si è chinato sulla povertà di una fanciulla dall’alto della sua potenza, manifestandole tutta la sua grandezza: “Grandi cose ha fatto in me l’onnipotente”.
Maria riconosce il mistero dell’incarnazione che la vede protagonista come un grande dono che il Signore ha fatto a lei con la sua potenza. Si rallegra perché sa di essere stata scelta per essere la madre del Salvatore! È un canto che sottolinea il grazie di una intera umanità, perché il Signore si è ricordato della sua promessa, l’ha resa realtà e storia perché il suo popolo, i suoi figli, fossero salvati. Il dono di Gesù è dono di misericordia, è misericordia! Maria loda il Signore perché è fedele ai piccoli, agli indifesi, agli affamati, a coloro che soffrono e sono senza speranza. Proprio ai più piccoli si è rivelato e, proprio loro riconosceranno per primi il Cristo Salvatore!
Il Magnificat è preghiera di oggi, è canto di lode di ogni uomo. Sì, perché il Signore non ha smesso di guardare il nulla che c’è dentro di noi, il nostro limite, il nostro peccato, ma continua a donarsi, continua ad abitare la nostra vita. Quante grandi cose ha fatto in noi l’Onnipotente! Quanti semi di speranza ha fatto germogliare in noi, quanta vita buona ci ha donato con il suo Spirito. La sua Misericordia continua a stendersi su di noi come un manto di grazia che dal cielo purifica il nostro peccato e rinnova la nostra vita. Il magnificat non può che essere una lode che insieme a Maria vogliamo innalzare ancora oggi a Dio, per dire il nostro grazie per la vita e per la fede, perché continua a ricordarci che la sua promessa è per sempre, che Egli è fedele e che si dona a noi come il povero e indifeso Bambin Gesù che stiamo per accogliere nel Natale che ci apprestiamo a vivere!

…è pregata

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

…mi impegna

Nella mia giornata, ripeterò più volte la preghiera del Magnificat, gustando questo ringraziamento costante a Dio per le sue opere e i suoi doni. Imparerò a farlo più spesso, nella consapevolezza che ogni istante ed ogni incontro è dono prezioso di Dio.