San Raimondo de Peñafort, sacerdote

Liturgia della Parola

Is 55,1-11; Is 12,2-6; 1 Gv 5,1-9; Mc 1,7-11

La Parola del Signore

…è ascoltata

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

…è meditata

Gesù comincia la sua missione pubblica con il Battesimo nel Giordano, che avviene per mano di Giovanni il Battista, ma che non è più il battesimo di penitenza: nessuno dei penitenti giovannei, infatti, «vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba» e sentire la voce di Dio Padre dire: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Gesú, senza peccato, non aveva bisogno né dell’uno né dell’altro battesimo, ma fa questo gesto di umiltà per portare in quell’acqua di penitenza tutta l’umanità e per dire a tutti che cosa accade nel nuovo battesimo in Ispirito Santo, cioè nel battesimo cristiano. In questo battesimo tutta la Trinità è all’opera e ci abbraccia: il Figlio con la sua vita offerta per tutti; lo Spirito, che prende dimora nell’uomo; e il Padre, che si compiace di vedere il Figlio, e in Lui tanti altri figli che il peccato aveva sfigurato.

…è pregata

O Padre,
che anche in me,
come in Gesú,
tu possa sempre trovare il tuo compiacimento.
Amen

…mi impegna

Oggi segnerò sul calendario, come giorno di festa, il giorno del mio battesimo: così non me ne dimenticherò, quel giorno, per ringraziare di cuore la Santissima Trinità.