Papa FrancescoVent’anni fa circa, Papa Francesco, Vescovo di Buenos Aires, scrisse una preghiera che diventò molto popolare (al pari del suo Autore) in Argentina. Si tratta di una preghiera molto semplice che rispecchia, di fatto, il carattere e lo “stile” del Santo Padre. In particolare, la preghiera ebbe (ed ha tuttora) enorme successo in quanto, da allora in poi, costituisce uno tra i primi elementi di dottrina impartiti ai fanciulli avviati alla catechesi. Insomma, un’orazione semplice e significativa costituita da cinque elementi, da ripetere – per questa ragione – “sulla punta delle dita”

 

IL POLLICE :
è il dito più vicino a noi. Iniziamo a pregare per quelli che ci sono più vicini. Sono i più facili da ricordare.
Pregare per coloro che amiamo è molto bello.

L’INDICE :
è il dito che puntiamo. Preghiamo per coloro che insegnano,
che guidano, che guariscono: insegnanti, medici, religiosi. Hanno bisogno di sostegno e saggezza per guidare gli altri sulla via giusta.

IL MEDIO :
è il dito più lungo. Ci ricorda i nostri responsabili. Preghiamo per i responsabili del nostro paese, coloro che si occupano di noi nella vita quotidiana, i responsabili delle nostre comunità. Sono coloro che ci guidano, hanno bisogno di essere guidati da Dio.

L’ ANULARE :
è il dito dell’alleanza, e allo stesso tempo il più debole, come potrebbe dimostrarci un insegnante di piano. Per questo preghiamo per i deboli, i sofferenti, per coloro che vivono nella miseria. Hanno bisogno delle nostre preghiere giorno e notte.

IL MIGNOLO :
è il dito più piccolo, occorre farsi piccoli nella relazione con Dio.
Questo dito ci ricorda di pregare per noi stessi. Dopo aver pregato per tutti gli altri, è venuto il gran momento di pregare per noi stessi con tutto il cuore.