Gesù e la folla. Nella Messa a Santa Marta, Papa Francesco si è soffermato sul brano del Vangelo del giorno che narra della grande folla che seguiva Gesù con entusiasmo e che veniva da tutte le parti. Lo scrive Alessandro Gisotti di Radio Vaticana. “Perché veniva questa folla?”, si domanda il Papa. Il Vangelo racconta che c’erano “ammalati che cercavano di guarire”. Ma c’erano anche persone a cui piaceva “sentire Gesù, perché parlava non come i loro dottori, ma parlava con autorità” e “questo toccava il cuore”. Questa folla “veniva spontaneamente”, ha commentato con amara ironia, “non la portavano nei bus, come abbiamo visto tante volte quando si organizzano manifestazioni e tanti devono andare lì per ‘verificare’ la presenza, per non perdere poi il posto di lavoro”.

E’ il Padre ad attirare la gente verso Gesù
Questa gente, ha ripreso, “andava perché sentiva qualcosa” al punto che Gesù ha dovuto chiedere una barca e andare un po’ lontano dalla riva:

“Questa folla andava da Gesù? Sì! Aveva bisogno? Si! Alcuni erano curiosi, ma questi erano gli ascetici, la minoranza… Ma perché questa folla la attirava il Padre: era il Padre che attirava la gente a Gesù. A tal punto che Gesù non rimaneva indifferente, come un maestro statico che diceva le sue parole e poi si lavava le mani. No! Questa folla toccava il cuore di Gesù. Lo stesso Vangelo ci dice: ‘Gesù era commosso, perché vedeva questa gente come pecore senza pastore’. E il Padre, tramite lo Spirito Santo, attira la gente a Gesù”.

Il Papa ha rilevato così che non sono le argomentazioni a far muovere le persone, non sono “gli argomenti apologetici”. No, ha ammonito, “è necessario che sia il Padre a tirarti a Gesù”.

La vita cristiana è una lotta contro le tentazioni
D’altro canto, ha annotato, è “curioso” che in questo passo del Vangelo di Marco in cui “si parla di Gesù, si parla della folla, dell’entusiasmo” e dell’amore del Signore, finisca con gli spiriti impuri che quando lo vedevano, gridavano: “Tu sei il Figlio di Dio!”:

“Questa è la verità; questa è la realtà che ognuno di noi sente quando si avvicina Gesù. Gli spiriti impuri cercano di impedirlo, ci fanno la guerra. ‘Ma, Padre, io sono molto cattolico; io vado sempre a Messa… Ma mai, mai ho queste tentazioni. Grazie a Dio, no!’. ‘Prega, perché sei su una strada sbagliata!’. Una vita cristiana senza tentazioni non è cristiana: è ideologica, è gnostica, ma non è cristiana. Quando il Padre attira la gente a Gesù, c’è un altro che attira in modo contrario e ti fa la guerra dentro! E per questo Paolo parla della vita cristiana come di una lotta: una lotta di tutti i giorni. Una lotta!”.

Un lotta, ha ripreso, “per vincere, per distruggere l’impero di satana, l’impero del male”. E per questo, ha detto, “è venuto Gesù, per distruggere satana! Per distruggere il suo influsso sui nostri cuori”. Il Padre, ha ripreso, “attira la gente a Gesù”, mentre lo spirito del male “cerca di distruggere, sempre!”.

Interrogare il nostro cuore: stiamo lottando contro il male?
La vita cristiana, ha detto ancora, “è una lotta così: o tu ti lasci attirare da Gesù per mezzo del Padre o puoi dire ‘Io rimango tranquillo, in pace’”. Se tu vuoi andare avanti, è dunque l’esortazione del Papa, “devi lottare! Sentire il cuore che lotta, perché Gesù vinca”:

“Pensiamo com’è il nostro cuore: io sento questa lotta nel mio cuore? Fra la comodità o il servizio agli altri, fra divertirmi un po’ o fare preghiera e adorare il Padre, fra una cosa e l’altra, sento la lotta? la voglia di fare il bene o qualcosa che mi ferma, mi torna ascetico? Io credo che la mia vita commuova il cuore di Gesù? Se io non credo questo, devo pregare tanto per crederlo, perché mi sia data questa grazia. Ognuno di noi cerchi nel suo cuore come va la situazione lì. E chiediamo al Signore di essere cristiani che sappiano discernere cosa succede nel proprio cuore e scegliere bene la strada sulla quale il Padre ci attira a Gesù”.

fonte: Avvenire