San Giovanni da Kety, sacerdote

Liturgia della Parola

Mic 5,1-4; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45

La Parola del Signore

…è ascoltata

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

…è meditata

Lo Spirito Santo che era sceso su Maria, nell’Annunciazione, riempie ora Elisabetta che incontra Maria sua cugina. In funzione della venuta di Gesù, Figlio di Dio, lo Spirito Santo scende su due donne unite dall’evento della maternità che irrompe nella loro vita. Comprendiamo che cosa vuol dire riconoscere una donna benedetta per scoprire che ognuno di noi ha una donna da benedire: la madre che ci ha dati alla luce, la nonna che ci ha custoditi, una zia, una catechista, un’amica, un’insegnante. Piccole ed umane benedizioni che dicono la gratitudine di chi si sente oggetto dell’amore disinteressato e gratuito, e non può che dire bene. Ma la benedizione va anche a tutte le donne che nella maternità si spogliano di se stesse per fare posto ai figli e accettano sofferenze e fatiche fisiche, preoccupazioni e notti insonni, rinunce e sacrifici per assicurare una esistenza, la felicità e la serenità ad altri esseri umani. E infine ci uniamo alla benedizione di Elisabetta per Maria grazie alla quale Gesù stesso, il Signore, giunge fino a noi. Maria è una giovane fanciulla che accetta una maternità che siamo abituati a considerare la più difficile: quella fuori dal matrimonio e senza una paternità certa che rende Maria, agli occhi del mondo, una ragazza madre, e che la mette in una condizione di grande difficoltà materiale e umana. Solo la sua grande fede le permette di accettare questo evento sconvolgente e di pronunciare il Magnificat perché grandi cose ha compiuto in lei il Signore. Grazie al suo sì, la Salvezza è entrata nel mondo, Cristo Salvatore ha redento la nostra vita dando speranza certa alla nostra attesa.
Perciò non possiamo non unirci al coro della Chiesa tutta che dice:

…è pregata

Ave Maria, piena di grazia,
il Signore è con te,
tu sei benedetta fra le donne
e benedetto il frutto del tuo seno
Gesù. Amen.

…mi impegna

Guardo ogni maternità come l’espressione più alta dell’amore di Dio per l’umanità e ogni figlio come una benedizione, per cambiare a partire da me la cultura e il modo di pensare di oggi sulla maternità e sui figli.