Liturgia della Parola

Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28b-34

La Parola del Signore

…è ascoltata

In quel tempo si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

…è meditata

“Il Signore Dio nostro è l’unico Signore: lo amerai”. Questa pagina del vangelo di Marco, nei suoi elementi essenziali, si trova anche in Matteo e in Luca. Giustamente, le parole di Gesù contenute nei versi 29-31 sono state definite la regola d’oro della religione cristiana. Essa infatti è davvero rappresentativa e riassuntiva del vangelo di Gesù e del modo di vivere proposto ai cristiani. Nonostante che i due comandamenti che compongono la regola d’oro derivino esattamente dai libri dell’Antico Testamento (l’amore di Dio da Dt 6,4-5 e l’amore del prossimo da Lev 19,18), l’insegnamento qui espresso da Gesù non è per nulla una ripetizione della morale ebraica, ma costituisce davvero una autentica novità. Due sono gli elementi evidentissimi di questa novità:
a) lo stretto avvicinamento tra il comandamento dell’amore di Dio e quello dell’amore del prossimo, al punto da farli diventare inseparabili;
b) la nuova inaudita estensione data alla parola prossimo, per la quale viene abolita ogni barriera, diventa prossimo anche l’estraneo e si abolisce l’idea stessa di nemico.
In forza del primo elemento, tutti i cristiani sanno che non ci può essere amore di Dio dove non c’è amore del prossimo e che il fondamento vero e universale dell’amore del prossimo è sempre l’autentico amore di Dio. Separare questi due comandamenti, significa annullarli ambedue. In forza del secondo elemento, i cristiani sono chiamati a rendersi conto (magari con un cammino che appare ancora soltanto all’inizio, per la totalità dei seguaci di Gesù) che il vangelo ci guida verso un mondo senza barriere, senza nemici, senza guerre.

…è pregata

Padre santo e misericordioso, infondi la tua grazia nei nostri cuori, perché possiamo salvarci dagli sbandamenti umani e restare fedeli alla tua parola di vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

…mi impegna

Oggi porrò un gesto concreto di amore verso Dio e verso il prossimo.