San Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa

Liturgia della Parola

Is 48,17-19; Sal 1; Mt 11,16-19

La Parola del Signore

…è ascoltata

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

…è meditata

Anche la nostra generazione è sorda al suono del flauto ed ai lamenti e, tutta compresa nel suo cinico e devastante relativismo, ammicca al buonismo imperante in nome dei nuovi laici riti della interculturalità, del pacifismo di maniera, del sincretismo religioso di stampo new age, mentre contemporaneamente deride e rifiuta chi mostra un volto, chi porta nel mondo una chiara identità. Occorre una semplicità di cuore, una originaria e sorgiva simpatia verso la realtà e verso le domande più vere che da sempre albergano nel proprio cuore, per poter accorgersi che la risposta c’è, per essere capaci nel cammino tortuoso eppure affascinante della vita di riconoscere, in mezzo a tante occasioni ed incontri, il volto giusto, ed infine per sapergli dire: “Signore, dove abiti?”.

…è pregata

Fammi desiderare il tuo volto, o Cristo,
cosicché io possa sempre riconoscerlo ed amarlo nella realtà,
nelle persone e nelle circostanze che mi poni di fronte.
Amen.

…mi impegna

Cerchiamo quest’oggi di non essere sordi di fronte alla realtà, anche la più banale o la più scomoda, rendendoci disponibili a che essa si mostri a noi quale veramente è, luogo di incontro con il Cristo che viene.